Abbiamo vissuto a Ivrea, Venezia, Varese, Milano... poi ci siamo trasferiti qui per vivere meglio, aprendo un'attività di affitto camere per le vostre vacanze in un luogo da sogno

08:59

Ma non ti annoi in inverno?

Si sta per avvicinare il Natale, e per un po' la nostra quotidianità sarà stravolta. Io vado al nord a festeggiarlo in famiglia, Toni resta qui a gestire le gatte.
E io ancora non sono riuscita a fare tutte quelle cose che dovrei, prima della partenza. Andrò anche a mani vuote, perché non ho avuto il tempo di fare niente!
Vorrei mostrare a tutti quelli che mi chiedono "Ma non ti annoi d'inverno?" le mie giornate, le mie ultime settimane, che non mi hanno permesso di pensare al Natale e che sono volate.
Chiarisco: non sono lavori di routine, passati in ufficio con l'aria condizionata, vestita "bene", con lo stress tipico di quel lavoro che facevo prima e che molti (i "fortunati" che hanno un lavoro) fanno. E non ricevo lo stipendio a fine mese.
Ma non mi fermo un attimo e imparo ogni giorno qualcosa di nuovo, oltre a conoscere gente nuova che ha la mia stessa voglia di imparare, conoscere e fare qualcosa di utile. E le mie attività invernali sono anche in funzione del lavoro estivo: imparo cose nuove che potrò raccontare a quegli ospiti interessati a conoscere l'isola, non solo a passarci la vacanza.


No, non ci si annoia qui in inverno, semplicemente:
1) non esiste stress
2) qualunque attività si può fare guardando il mare (se non addirittura entrandoci) o dei bellissimi campi coltivati
3) non esiste sabato o domenica... ma neanche lunedì, martedì.....
4) non sono 8 ore, forse sono 12 o 14, non lo sai perché non ti interessa
5) ogni cosa serve a te, al tuo futuro, alla tua attività, e non a un capo o un'azienda.

Oggi sono qui, dopo 4 giorni senza un attimo di respiro, che pianifico la mia partenza verso il freddo. In questi giorni il sole può essere caldo abbastanza da farti stare in maniche corte, oggi no perché ha piovuto, ma la temperatura non mi obbliga mai a chiudermi in casa, anzi, oggi mi dedicherò al mio orto e alla ricerca di quelle piante imparate nei giorni scorsi che mi permettono di mangiare verdura a chilometro e costo 0.... fino alle 18 quando ho un altro, utile impegno. Tanto per non annoiarmi.

18:52

Parliamo di Dammusi

Una cosa è evidente: mediamente l'italiano sa cos'è un Trullo, o almeno sa dove si trova. Un italiano medio non sa niente del Dammuso. Io, prima di venire qui, facevo parte della media.
E poiché tra le varie case che affittiamo ci sono diversi Dammusi, e soprattutto lo è la nostra Penelope, credo sia giunto il momento di parlarne in modo serio.
Per far questo non vado a memoria, non uso Wikipedia, ma mi appoggio a un grande studioso (e vero amante) dell'isola: il notaio Angelo d'Aietti che, tra l'altro, ha scritto uno splendido libro, quello che mi ha fatto scoprire e capire l'isola....e quindi Amarla!
Questo libro mi è stato donato dal figlio, Peppe, fantastica guida locale (a proposito di amanti dell'isola, ecco il primo esempio!), che ha, a sua volta scritto un libro, totalmente diverso ma utile per tutti coloro che vogliono approcciare l'isola e conoscerla da ogni lato. Poi, per approfondirla storicamente, questo libro (che nonostante il titolo, nonostante lo spessore, si divora!!!!) è il non plus ultra.





E quindi ora usiamo le parole di D'Aietti padre (cap. V Il ddammùsu).
"Il ddammusu è l'ingrediente principe della pietanza paesaggistica pantesca. Il ddammusu modello, il ddammusu nell'edizione perfetta, impeccabile , è un fabbricato rurale terrano, cubico, le cui caratteristiche architettoniche salienti, che saltano subito all'occhio, sono le seguenti:
a) muri esterni del minimo spessore di cm 80, confezionati con pietre grezze e architettati con la struttura detta in dialetto pantesco  "a ccasciata"
b) aperture che si concludono ad arco, di norma a tutto sesto, nelle quali è inserito, pressoché al centro della loro profondità, un riquadro in muratura ove son alloggiate le porte d'ingresso e le imposte delle finestre; tale riquadro è costituito da due pilastri in pietra che sorreggono un'architrave, sulla quale è murata una mezzaluna, che riempie l'arco dell'architrave al vertice; la mezzaluna è talora costituita da un'unica pietra, e in tal caso la base della mezzaluna viene a costituire l'architrave tetto a cupola. <...> Il ddammusu ha di norma una copertura complessa, composta di tante cupole quanti sono i vani di cui si compone l'ambiente."



Ecco qui la pianta di un dammuso. Potrei dire: ecco qui la pianta della parte vecchia di Penelope.
Non spiego cosa sia il muro "a casciata", per questo vi invito alla lettura del libro (o se venite qui ve lo fate spiegare a parole!), ma aggiungo solo che uno scopo è quello di rendere il muro "sordo" , cioè refrattario al calore , al freddo e ai rumori". Lo spessore di un muro a casciata va da 80 cm a 2 metri!!   Penelope non è da meno, e lo vedrete voi stessi. 

In questa foto è la porta di ingresso attuale della parte nuova,  Un po' lo spessore della parete si nota, ma non raggiunge il metro e mezzo. Si può notare il muro inclinato (raccontato più sotto)

Mentre questa è la porta d'ingresso originale come nel disegno sopra, che attualmente separa la zona giorno (cucina e studio) dalla zona notte (camera matrimoniale, camera doppia, bagno e soggiorno con l'uscita verso il patio). Qui lo spessore arriva a 1,80 mt !
No, da Penelope non è possibile avere caldo neppure ad Agosto. 

Ma continuiamo col racconto di D'Aietti, che è interessante.
"L'ambiente di tali ddammusi dovette essere costituito, in origine, da un unico, lungo vano, uno scatolone nel quale gli inquilini dovettero alloggiare in promiscuità."
Il dammuso naturalmente ha subito diversi cambiamenti nel corso dei secoli. E per questo ora uso le parole di D'Aietti figlio: 

"Non è dato sapere con certezza l'anno zero della nostra dimora, che potrebbe coincidere con quel 439 d.C. in cui i vandali, espugnata Cartagine e catturata la flotta romana, misero a soqquadro l'intero Mare Nostrum: certo è che in quello stesso secolo, nell'insediamento di Scauri-Scalo, già si riscontrano tracce di edifici(addossati a terrazzamenti e scavati nella roccia per 3 lati) con tetti a botte ricoperti di calce e lapillo rosso." <..>
Il più primitivo esemplare di dammuso parrebbe conservarsi in località Zinedi... con terminologia darwiniana, stando alla classificazione di Angelo D'Aietti, possiamo definire questo precursore: "dammuso scimmia"; e questa fase pionieristica epoca del tàiu"


Tutte queste spiegazioni continuano su entrambi i libri, ma io ora passerei alle caratteristiche dell'architettura interna delle nostre abitazioni.
- "Tutti indistintamente i ddammusu antichi di Pantelleria, compresi i ddammusu modello (a cupola), superata la fase ingenua dei contrafforti del ddammusu scimmia, si snodano a piano inclinato"
- Il tetto: normalmente nei dammusi il tetto è a botte, mentre veniva edificato il tetto a capanna principalmente per le chiese. Di norma, come detto, il dammuso ha tante cupole (o estradosso) quanti sono i vani, e la cupola era (ed è) strumentale per la raccolta dell'acqua piovana. Ma a volte una sola cupola racchiude 3 vani, che sono lo standard di un dammuso (casualmente allego foto di Penelope!):


 "la camera ('a càmmara) è la stanza più grande e importante; vi si accede dall'ingresso principale e funge da soggiorno e sala da pranzo;

 L'alcova si presenta come un vano di dimensioni e altezza inferiori, introdotto da un arco a tutto sesto; di norma, è occultata da una tenda e accoglie il letto nuziale"  (da Penelope abbiamo messo 2 letti singoli)

Infine uno o più camerini (i cammarìna) ospitano altre camere da letto o locali di sgombero, o i servizi igienici, un tempo all'aperto. 
Noi abbiamo messo una camera matrimoniale e il bagno, appunto









L'interno ospita un certo numero di casène (armadi scavati nelle mura) e di nicchie in cui alloggiare le lampade ad olio per l'illuminazione; 







vi troviamo anche la sardetta, un ripostiglio ricavato sopra la porta d'ingresso grazie a una mensola di legno o in muratura e la tradizionale cucina a legna, molto rozza ed essenziale (e questa è stata eliminata...)










All'esterno, a immediato ridosso della facciata principale, troviamo il passiaturi e la ducchèna: il primo è una sorta di terrazzo in terra battuta , mattoni o lastre di pietra, che separa l'abitazione dal terreno; la seconda è un muretto in pietra , che fa da pendant al passiaturi, fungendo al contempo da sedile. La foto qui è di una ducchèna aggiunta dopo, in quanto la parte descritta è stata sostituita con un'aggiunta (chissà quanti anni fa) per creare una cucina e uno studiolo con camino. Per questo la dicchèna e il passiaturi qui sono completamente nuovi, non originali.
Di vitale importanza per l'approvvigionamento idrico è la cisterna, una struttura sotterranea in tuffu e muratura.
Ecco, il libro continua con altre descrizioni dei dintorni del dammuso, come il porcile ('u zzàcchinu), il forno, lo sgabuzzino ('u sardùni) e altre caratteristiche che vi consiglio di leggere e ormai quasi completamente scomparse, oltre all'aia (àira), ancora presente anche da noi.

E così ora anche voi sapete perché è importante, per chi viene in vacanza a Pantelleria, soggiornare in un dammuso, e non in un appartamento normale o in albergo. E se il dammuso è vecchio, coi muri spessi e tutte le caratteristiche descritte, meglio ancora perché realmente conserva all'interno un clima confortabile.

15:44

Quanto costa rispondere?

Buona sera,
Sono con la presente a richiedere preventivo e disponibilità per dammuso per due persone nelle rispettive date:
- dal 6/8 al 13/8
Oppure
- 20/8 al 27/8

Ringraziando porgo cordiali saluti

Nessuna firma ma pazienza: una mail come tante altre, alcune arrivano firmate, altre no.
La mia risposta (che non vi invito a leggere!):


Come si può vedere, non una risposta breve e telegrafica ma una che dimostra un certo impegno.
Certo, è il mio lavoro, ma non è normale RINGRAZIARE anche chi fa le cose per lavoro? 
Non si ringrazia la commessa o il professionista? Non ringraziate l'avvocato per una consulenza che magari avete pure pagato??. E allora perché a questa mail, come altre 100 (no, di più!) le persone non hanno risposto?

All'inizio tenevo da parte tutte le richieste in una cartella specifica pensando mi potessero servire in caso di risposta, poi ho smesso. Ma ho contato che il primo mese (la maggior parte iniziano ad arrivare a febbraio) ho ricevuto più di 80 richieste. A parte quelli che hanno confermato (direi il 10%) tutti gli altri non hanno risposto, Solo in 2 hanno spiegato di aver trovato altro o cambiato idea... poco più del 2%, un po' poco, no?
Almeno per educazione!

Alcuni addirittura non si sono fermati alla prima mail, un esempio:
scambio di 14 mail con richiesta di dammuso e di prezzi, prima per giugno, poi per settembre.


Hanno chiesto aiuto per i voli, che ho cercato, salvato, copiato e incollato nella mail che ho inviato. 
La prima mail risale al 12 maggio, l'ultima al 28. Poi il silenzio. 
Ogni tanto poi chiedo una risposta:

Ma non crediate che così rispondano! Manca Crema, come direbbe Toni.
Allora io vi chiedo: ma quanto costa rispondere?
Anzi: quanto costa essere educati e RISPETTARE IL LAVORO ALTRUI?

17:46

In Primavera la Perla Nera si tinge di giallo!

Chi mi conosce sa quanto io ami il colore giallo. A dire la verità il mio preferito è l'arancione che, come il giallo, ricorda tanto il sole.
L'arancione è un colore sorridente, il giallo è un colore vivo.
E il giallo rappresenta anni importanti della mia vita, quelli passati a correre coi miei amici marziani, col mio grande amico-idolo, creatore dei Marziani, Fabrizio che non a caso ha usato il giallo come colore simbolo dei marziani.

Cosa c'entra il giallo con Pantelleria, "la Perla Nera del mediterraneo"? C'entra, e lo sapreste anche voi, se veniste qui in questa stagione, la stagione dei colori, anzi, del colore!
Perché a girare in questi giorni per l'isola, oltre a vedere tanti uccelli migratori, ci si riempie di profumi e di colore... giallo!

In questi giorni i prati sono così: pieni di margherite gialle miste a bianche che colorano la nostra Perla Nera.
Per noi che amiamo camminare, e quest'isola ce ne da la possibilità, scopriamo ad ogni angolo: alberi di mimose,

cespugli di ginestre e prati coloratissimi.

Ecco, questa è l'isola gialla di primavera, gialla come il sole, come la felicità, come i momenti più gioiosi della mia vita. Anche se non dimentichiamo il rosso, colore dell'amore, con l'Erytrina, meraviglioso albero, ora ricco di fiori rossi, e che in estate protegge il nostro giardino dal caldo del sole

Per chi vuole sapere come si sta a Pantelleria adesso, sappiate che .... no, non ve lo dico, vi invito a scoprirla.
E allora ... buona primavera a tutti!!!


19:40

Avere tutto, poter avere tutto o avere ciò che serve. Post per gli indecisi

Parto da questa foto (scusate la bassa qualità) che è la copertina della mia agenda  per raccontare i miei pensieri, chissà se ci riesco.

 La (mia) vita è come andare in bicicletta: per tenersi in equilibrio bisogna muoversi.

E io mi muovo, mi sono mossa, più di una volta. Ma in quanti lo farebbero? Chi vorrebbe ma non ha il coraggio o chi, al contrario, non lo farebbe mai e disapprova questa scelta? Chi l'ha già fatto senza timore?

Muoversi per non perdere l'equilibrio non vuol dire necessariamente cambiare vita, mollare tutto per andare chissà dove: può voler dire anche solo cambiare obiettivi per il proprio futuro. Non siamo gli unici ad averlo fatto, alcuni li conosco (ops, mia sorella!) altri li ho letti, altri lo faranno. Non mi sento un'eroina per averlo fatto, può anche essere interpretato come una fuga, e non è da eroi. O una follia perché il futuro è un punto interrogativo. Insomma, per me è stato semplicemente un modo per non cadere. Cadere a terra, cadere in depressione per un lavoro (meglio, un capo) che non mi piaceva, cadere nella routine perché ormai da troppi anni facevo sempre le stesse cose. E per non cadere potevo mettere i piedi a terra, che voleva dire fermarsi, o pedalare con più forza, ed è esattamente quello che ho fatto.
Ecco, nessun atto di eroismo, ho solo potenziato il mio allenamento. Io l'ho fatto per questo, altri per un caso fortuito, un'occasione unica da non perdere per inseguire il proprio sogno (come il caso di mia sorella, ormai da tanti anni in America con i miei 2 amati nipoti...), altri perché non c'era niente di meglio sul mercato, in attesa di trovare il proprio futuro. Altri? Non so, ditemelo voi.
Io volevo solo essere felice, e sono veramente contenta di averlo fatto. A dire la verità il primo anno non pensavo che sarei arrivata oggi a dire che non potevo fare scelta migliore, ma oggi lo dico. E non è finita, non ho intenzione di mettere i piedi a terra: ora che so realmente cosa voglia dire fare questo lavoro in questo posto, quali sono i pro e i contro, quali le fatiche e quali i momenti facili, quali gli ospiti e per quanto tempo, ecco, ora posso permettermi di progettare un futuro lontano, quando cambierò ancora marcia. Perché la cambierò, statene certi.
Torniamo al punto iniziale: chi si sta rendendo conto di essere in equilibrio instabile e non ha il coraggio di dare il colpo di pedale, cosa deve fare? Non ho suggerimenti, dico solo che si deve pedalare quando si ha la certezza di volerlo fare, altrimenti si rischia di finire fuori strada. Allora, prima di qualunque passo, chiedete al ciclista a fianco e fate 2 conti con la vostra vita. E questo l'ho già scritto tempo fa: lasciare la famiglia è stata per me la scelta più dura e resta anche oggi la difficoltà maggiore nella mia attuale vita, ma non me ne pento.

Poi ci sono quelli che non lo farebbero mai, non perché hanno paura ma perché amano ciò che hanno. O che potrebbero avere. E sono quelli che dicono: ma non ti manca....? (il supermercato, la gita fuori porta, l'autostrada, la tangenziale, il traffico, la metropolitana, il teatro, il cinema multisala, lo stipendio....potrei andare avanti ore). No.

C'è una differenza enorme tra avere la possibilità di usufruire delle tante cose che ti circondano e usufruirne realmente; E c'è differenza da avere tante cose intorno che non servono oppure avere poche cose ma usufruire di tutte e non volerne altre.
Noi siamo una coppia che non esce volentieri la sera, ci interessa poco la multisala: il cinema qui c'è, se il film ci piace si va, altrimenti stiamo a casa molto volentieri. Odio la folla e quindi il supermercato anonimo pieno di tutto, anche di gente (anonima). Amo i negozi dove ormai tutti ci conoscono e mi piace girare senza traffico, lasciare l'auto in un punto e fare la spesa a piedi in 10 negozi diversi. O andare a camminare e basta.
E amo guardare il mare, il tramonto, le stelle.
Non parliamo del lavoro, dei bagni ecc. ma io tutto quello che desidero ce l'ho. A Milano c'era tutto... quasi tutto: mancava solo quello che desideravo. Non so se rendo l'idea: preferisco avere poco ma sfruttarlo tutto che avere tanto e lasciare che lo sfruttino gli altri.

Ecco: tra quelli che non lo farebbero mai ci sono persone che non si muoverebbero dalla città dove c'è tutto, che non sono andate a teatro negli ultimi 10 anni ma vogliono poterci andare quando vogliono, e quelli invece che a teatro ci vanno realmente: questi hanno ragione a non muovere la bicicletta, ma gli altri?

Siamo qui, noi, in una splendida isola, con 2 gatte che amiamo, amici e ospiti in ogni stagione. Vi lasciamo la vostra città e tutto il resto, felici, noi, di aver pedalato.



18:28

Un gradito riconoscimento!

vogliamo parlare di questo?

E' un riconoscimento rilasciato da Booking.com per aver ottenuto un buon punteggio (9.3 è più che buono, è eccellente!) dai nostri ospiti durante l'anno.
Felici di averlo ricevuto, felici di potervelo mostrare.
Cosa vuol dire aver ricevuto 9,3 con Booking? Ve lo spiego con una premessa: al contrario di altri siti simili, booking non permette voti da chi non è stato qui prenotando tramite loro. Altre agenzie on-line ti permettono di "assorbire" nella tua pagina del loro sito il punteggio proveniente da altri, tu così puoi decidere se e quali prendere. Altri invece (ahi!) permettono a chiunque di commentare, anche senza dimostrare di esserci stato: è sufficiente registrarsi. Più amici si hanno, più è facile ottenere il punteggio alto. Ve lo dico perché in alcuni ci siamo registrati.
Qui invece te lo devi sudare...

E ora vediamo cosa vuol dire, come danno i punti gli ospiti: giudicano la posizione, lo staff, i servizi, la pulizia, il rapporto qualità prezzo. il comfort.
Lasciamo stare gli ospiti che hanno dato 10 a tutto, con commenti più che lusinghieri e prendiamo il peggiore, 7.9:
  • positivo: Cordialità ed estrema disponibilità dei gestori nel fornire consigli un po' su tutto (spiagge, luoghi da visitare, dove fare acquisti, produttori locali, ...)
  • negativo: Il dammuso è risultato piuttosto caldo, anche in conseguenza della eccezionalità delle temperature stagionali.
Ecco, a causa del caldo anomalo abbiamo preso pochi punti. Però è servito: quest'anno abbiamo messo l'aria condizionata, un costo per noi ma un vantaggio per gli ospiti.
E ancora:
  • Natura, mare, relax e... Cielo stellato con fantastici tramonti
  • positivo: L'accoglienza e la disponibilità. la consegna di una guida dettagliata alla conoscenza dell'isola preparata da loro.
  • negativo: Nulla
Nulla?? e allora perché hai messo 8.5??? Be', non è l'unico, sappiatelo ;-)
Ma c'è stato il caso di Pierluigi: una coppia simpatica, che ha passato più tempo nel patio che in giro per l'isola perché, a loro dire, si stava benissimo. Poi ci hanno dato 7.9 a causa di un 5 nella pulizia. Allarme: lo chiamo immediatamente: cosa c'era di sporco? diteci che non vogliamo più che succeda! Niente, dice lui, abbiamo dato un giudizio negativo sul servizio perché internet era molto lenta e la connessione non ottimale. A parte che internet purtroppo non dipende da noi, comunque ho preso un modem più costoso, mi sembra che nessuno si sia più lamentato, ma perché viene fuori 5 nella pulizia? Cosa c'entra col wifi? Forse una confusione Servizi-servizio? Non lo sapremo mai, certo è che lì abbiamo avuto un crollo, per fortuna tirato sù da tanti altri ospiti che non posso che ringraziare., non ultimo l'inglese Paul:
  • Convenient dammuso with a fine view
  • I booked this dammuso for four nights but stayed for twelve. That's how much I liked it. The owners, Giuliana and Toni, are friendly and obliging. The lodging was excellently located and great value for money. Warmly recommended.
Arrivederci tutti, amici, e speriamo di mantenere l'ottimo punteggio anche per tutto il 2016!
Firmato Penelope, Ulisse e Calipso