Abbiamo vissuto a Ivrea, Venezia, Varese, Milano... poi ci siamo trasferiti qui per vivere meglio, aprendo un'attività di affitto camere per le vostre vacanze in un luogo da sogno

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Pensieri, sensazioni, colori durante una passeggiata


E' inverno. E' febbraio, piove, fa relativamente freddo ed è normale.
Per chi come noi ha almeno un cane sa che non vogliono ragioni: se piove, c'è vento, fa freddo, e io non ho voglia di portarli a spasso a loro non interessa, loro sanno che si divertono a girare l'isola a piedi, sole, vento o acqua. E va bene: appena smette un po' di piovere esco. Loro felici, io un po' meno: “un giro veloce, 10-20 minuti non di più”.
Poi succede che decidono di non fare il giro breve e vanno dritti, loro. Li chiamo, mi guardano e proseguono. Non piove, potrebbe uscire il sole, ma sì, faccio il giro un po' più lungo, mezz'ora e torno, che ho pure del lavoro che mi aspetta (scatoloni, pulizie ma anche sito, mail...).
Li seguo e mi perdo. Meraviglioso perdersi! Scoprire sentieri nuovi che loro, i cani, sembrano conoscere (o forse sentono degli odori interessanti, cosa ne sanno loro del percorso? Tanto prima o poi torneranno a casa, come sempre).

Si mette a piovere, mi sta bene! Pazienza, la stufa a casa mi asciugherà.

Li seguo ancora: non so dove mi trovo, ma so che prima o poi dall'alto vedrò il mare, o il lago, o entrambi, e saprò dove sono e dove andare.





Così è, capisco in che zona mi trovo e da che parte andare anche se non so dove finirà il sentiero, ma capisco anche che proseguire mi richiederà molto tempo, e di tornare per la stessa strada non ho proprio voglia, così proseguo.
Intanto smette di piovere.

E' inverno e la nostra “Perla Nera” è già piena di colori: il giallo delle ginestre, i molti colori dell'erica e ogni tanto fiori mai visti. Quest'anno la tanta pioggia ha fatto bene alla natura, i fiori ringraziano (le cisterne pure).
Esce il sole.
Continuo a camminare, a correre coi cani, mi fermo a fotografare: l'ennesima foto, lo so, ma questa volta la luce è diversa, i colori sono diversi, i profumi sono potenti. Peccato, quelli non ve li posso trasmettere, dovete credermi sulla parola.

Respiro a fondo per sentire i profumi, tanti. Mi guardo intorno e faccio ancora foto, una cosa di cui non riesco a stancarmi
Vedo Carmelo (il cane nero) tornare verso di me, ed è strano, lui gira come uno stambecco, si arrampica, corre, poi torna per riprendere la corsa, spesso mi sgolo per farlo tornare (e mi spavento quando non lo vedo), ma lui questa volta torna per stare al mio fianco. Piuma, la bionda, no, lei va avanti, anche se sempre a vista. Cosa succede? Semplice: il sentiero non viene usato da molto tempo e si chiude in un cespuglio di rovi: Piuma (incosciente? Ignara? O sapeva che il pelo lungo l'avrebbe protetta?) è passata, Carmelo ha paura. Io non torno certamente indietro e affronto i rovi con Carmelo dietro che aspetta che io li pesti per proseguire. In breve siamo fuori e ritrovo un sentiero molto noto. Peccato. Mi piaceva l'adrenalina che mi diceva “ci siamo persi”, mi piaceva scoprire sentieri nuovi in cui portare amici (sempre che li sappia ritrovare). Ma intanto ricomincia a piovere, meglio tornare a casa in fretta.
E così dopo 3 ore sono a casa, altro che 20 minuti. Meraviglioso. E' uscito il sole, si è rimesso a piovere e mi sono bagnata, ha smesso il vento ed è tornato il caldo (magari ero anche accaldata dalla lunga camminata, che poi io non è che passeggio, corricchio anche). E poi di nuovo la pioggia.

Ed eccomi di nuovo a casa, nella mia nuova postazione con vista mare (e spesso gatte, e bandiera marziana),
con poca voglia di svuotare scatoloni e sistemare altre cose, pensando ai colori e profumi scoperti oggi.
Dopo anni che giro Pantelleria, perdermi è possibile, e mi piace; scoprire sentieri nuovi è un piacere unico.
Ora però desidero il sole, voglio la primavera in cui l'isola si colora di giallo (ginestra, mimosa, margherite...) e si ricomincia ad andare al mare.
Pochi giorni ed è marzo, pochi giorni e torna il caldo.