Abbiamo vissuto a Ivrea, Venezia, Varese, Milano... poi ci siamo trasferiti qui per vivere meglio, aprendo un'attività di affitto camere per le vostre vacanze in un luogo da sogno

10:47

Il suono del silenzio.

Il silenzio.
E' tanto tempo che non scrivo notizie su di noi.
Il motivo è che abbiamo passato un periodo veramente intenso, colmo di attività. Non si tratta di tanto lavoro, ma tante cose per Pantelleria.
Ci siamo occupati del Parco (lo sapete che Pantelleria è entrata a far parte dei Parchi nazionali? E' una cosa importante!), in particolare della possibilità di un Processo Partecipato. Oltre a questo abbiamo organizzato una rappresentazione teatrale per le scuole che ci ha coinvolto tanto e ancora di più ci ha divertito. Ai ragazzi sembra essere piaciuta, e speriamo abbiano recepito il messaggio perché tra le risate abbiamo parlato del problema della plastica.
E poi, nei ritagli di tempo (mattino presto) ho fatto delle belle lunghe passeggiate coi cani, ed è durante questi momenti che ho pensato al suono del silenzio. E' bellissimo camminare senza rumori intorno, solo suoni come uccelli e vento e la corsa dei cani. Il silenzio è bellissimo , ci ho messo tanti, troppi anni per scoprirlo. A star qui ci si abitua a parlare a voce bassa, a passare ore e ore senza il desiderio di accendere la radio. In pace col mondo e con se stessi.

Sono anche riuscita a rinnovare il sito, che mi diverte sempre ma mi impegna molto, anche se il panorama di cui godo mentre lavoro vale la fatica.
(bestia inclusa!)
Poi sono arrivati gli ospiti, e tutto è cambiato.
Ho ricominciato con le escursioni
Ma soprattutto con le gite in barca, che fanno sempre piacere, che sorprendono sempre tutti, perfino noi che siamo abituati, per i colori.

 




Ci siamo fatti fare anche delle belle magliette, alcune semplici ma belle e colorate, altre simpatiche che prendono in giro il nostro Skipper-Toni. Ce le ha fatte la nostra amica grafica Paola (Lapif) che qui vedete al lavoro durante la nostra gita in barca perché non si ferma mai: quando arrivate le potete vedere e avere, se volete.
Ecco, adesso siamo pronti per affrontare l'estate, il lavoro e le nuove amicizie. Spero che siate tra questi, quindi A PRESTO!





10:47

Pensieri, sensazioni, colori durante una passeggiata


E' inverno. E' febbraio, piove, fa relativamente freddo ed è normale.
Per chi come noi ha almeno un cane sa che non vogliono ragioni: se piove, c'è vento, fa freddo, e io non ho voglia di portarli a spasso a loro non interessa, loro sanno che si divertono a girare l'isola a piedi, sole, vento o acqua. E va bene: appena smette un po' di piovere esco. Loro felici, io un po' meno: “un giro veloce, 10-20 minuti non di più”.
Poi succede che decidono di non fare il giro breve e vanno dritti, loro. Li chiamo, mi guardano e proseguono. Non piove, potrebbe uscire il sole, ma sì, faccio il giro un po' più lungo, mezz'ora e torno, che ho pure del lavoro che mi aspetta (scatoloni, pulizie ma anche sito, mail...).
Li seguo e mi perdo. Meraviglioso perdersi! Scoprire sentieri nuovi che loro, i cani, sembrano conoscere (o forse sentono degli odori interessanti, cosa ne sanno loro del percorso? Tanto prima o poi torneranno a casa, come sempre).

Si mette a piovere, mi sta bene! Pazienza, la stufa a casa mi asciugherà.

Li seguo ancora: non so dove mi trovo, ma so che prima o poi dall'alto vedrò il mare, o il lago, o entrambi, e saprò dove sono e dove andare.





Così è, capisco in che zona mi trovo e da che parte andare anche se non so dove finirà il sentiero, ma capisco anche che proseguire mi richiederà molto tempo, e di tornare per la stessa strada non ho proprio voglia, così proseguo.
Intanto smette di piovere.

E' inverno e la nostra “Perla Nera” è già piena di colori: il giallo delle ginestre, i molti colori dell'erica e ogni tanto fiori mai visti. Quest'anno la tanta pioggia ha fatto bene alla natura, i fiori ringraziano (le cisterne pure).
Esce il sole.
Continuo a camminare, a correre coi cani, mi fermo a fotografare: l'ennesima foto, lo so, ma questa volta la luce è diversa, i colori sono diversi, i profumi sono potenti. Peccato, quelli non ve li posso trasmettere, dovete credermi sulla parola.

Respiro a fondo per sentire i profumi, tanti. Mi guardo intorno e faccio ancora foto, una cosa di cui non riesco a stancarmi
Vedo Carmelo (il cane nero) tornare verso di me, ed è strano, lui gira come uno stambecco, si arrampica, corre, poi torna per riprendere la corsa, spesso mi sgolo per farlo tornare (e mi spavento quando non lo vedo), ma lui questa volta torna per stare al mio fianco. Piuma, la bionda, no, lei va avanti, anche se sempre a vista. Cosa succede? Semplice: il sentiero non viene usato da molto tempo e si chiude in un cespuglio di rovi: Piuma (incosciente? Ignara? O sapeva che il pelo lungo l'avrebbe protetta?) è passata, Carmelo ha paura. Io non torno certamente indietro e affronto i rovi con Carmelo dietro che aspetta che io li pesti per proseguire. In breve siamo fuori e ritrovo un sentiero molto noto. Peccato. Mi piaceva l'adrenalina che mi diceva “ci siamo persi”, mi piaceva scoprire sentieri nuovi in cui portare amici (sempre che li sappia ritrovare). Ma intanto ricomincia a piovere, meglio tornare a casa in fretta.
E così dopo 3 ore sono a casa, altro che 20 minuti. Meraviglioso. E' uscito il sole, si è rimesso a piovere e mi sono bagnata, ha smesso il vento ed è tornato il caldo (magari ero anche accaldata dalla lunga camminata, che poi io non è che passeggio, corricchio anche). E poi di nuovo la pioggia.

Ed eccomi di nuovo a casa, nella mia nuova postazione con vista mare (e spesso gatte, e bandiera marziana),
con poca voglia di svuotare scatoloni e sistemare altre cose, pensando ai colori e profumi scoperti oggi.
Dopo anni che giro Pantelleria, perdermi è possibile, e mi piace; scoprire sentieri nuovi è un piacere unico.
Ora però desidero il sole, voglio la primavera in cui l'isola si colora di giallo (ginestra, mimosa, margherite...) e si ricomincia ad andare al mare.
Pochi giorni ed è marzo, pochi giorni e torna il caldo.


19:04

TIM e Guardia Costiera: cos'hanno in comune?

Casa hanno in comune TIM e la Guardia Costiera di Trapani? Forse niente, ma nel mio caso una cosa: hanno tentato di rovinarmi una giornata. Ma non ci sono riusciti 😁.
Programmi:
- ore 8,30 appuntamento con tecnici mandati da TIM nel dammuso dove andremo a vivere a lavori finiti (non ce la faccio più, ho voglia di andarci!), per fare i collegamenti e permetterci così di lavorare anche lì. E' la seconda volta, la prima è andata KO per errori nei dati inviati da TIM a Sielte.
- corsetta coi cani in un bel percorso trail
- doccia, sempre nel nostro prossimo nido
- lavori (imbiancatura e poco altro)
- rientro a casa per sistemare Ulisse.

Ecco invece cosa è successo:
- ore 8 chiama il tecnico Sielte per dirmi che stanno arrivando. Nessun problema, anch'io sono in anticipo. Ore 8,10 Sielte mi avvisa che DI NUOVO i dati inviati da TIM sono sbagliati: X-4 invece di X-14. Di nuovo!
Comincia la trafila delle chiamate, non vi dico quante volte ho dovuto spiegare l'accaduto al 187 (che è una persona, non un numero, ma essendo l'ottava volta che chiamo, per me sono diventati numeri, le persone sono diverse, capiscono) e dare i dati corretti, quelli che avevo già fornito ma che evidentemente non erano stati registrati. Ma poiché siamo nell'epoca della digitalizzazione, ho dovuto dare NON SOLO i dati dell'armadio, ma anche i miei, tutti da capo! c.f., carta d'identità, via numero ecc. Non ho parole, ero solo arrabbiatissima e soprattutto non sono del tutto convinta che il prossim intervento andrà a buon fine 😒. Il signore di Sielte mi dice che su 10 chiamate 9 vanno KO per errori di questo tipo. Ecco, fantastico, mi sento in mani sicure.
Sbollita la rabbia parto col punto 2: corsa per controllare il percorso del prossimo trail. Tutto bello, i cani felici, panorama degno della fatica

Quando mi trovo nel punto più lontano da casa, quello cioè in cui la distanza fra proseguire l'anello o tornare indietro è lo stesso, mi chiamano al telefono. Rispondo col fiatone e sento "buongiorno, qui la Guardia Costiera di Trapani. Le devo inviare un atto di notifica, mi servono la sua PEC e la partita IVA"
Mi sento mancare "la Guardia Costiera?" chiedo, pensando a cosa poteva avere a che fare con me la Guardia Costiera. "Sì, esatto". Non ricordo la PEC e lui mi risponde gentilmente che mi avrebbe richiamato, il tempo di cercarla o trovare qualcuno che me la può dire subito, lì, in mezzo al bosco, fuori da ogni strada e distante qualche salita dalla macchina che mi riporti al PC.
Non riesco a pensare a nessuno che possa saperlo e intanto avviso Toni: la preoccupazione si divide in 2, non devo mica soffrire da sola! Anche lui stupito comincia a pensare cosa possiamo aver sbagliato che c'entri la capitaneria. Niente, ma la preoccupazione c'è.
Intanto corro più veloce che posso.... ma com'è ripida la salita! Corro pensando a quello che può essere successo, e naturalmente alla cifra che mi toccherà sborsare (e come?). 
Alla fine ce la faccio: arrivo a casa (ma non ho il PC, devo andare in quella vecchia), prendo la macchina e tutto, e corro al PC sperando di arrivare prima della chiamata. Cerco la PEC e aspetto (sudata senza poter fare la doccia).
Quando finalmente chiama e do i miei dati mi dice: "la notifica è di Agosto, riguarda un'imbarcazione fuoribordo portata dal signor X (non ricordo) che è entrata nella grotta di Punta Li Marsi."
"Ma io che c'entro col signor X?" e lui: 
"portava un gommone della ditta Y (non nomino)". 
"sì, ma io che c'entro?" 
"Perché la ditta è del signor  Gatto" (nome simile)
"Ma io mi chiamo Serracchioli"
"Il signor Del Gatto è della ditta Y"
"sì, ma io non conosco né uno né l'altro"
"Ma la sua P.Iva non è della ditta Y  che noleggia gommoni?"
"NO! noi affittiamo dammusi"
"E non ha a che fare col signor  Gatto?"
Io, vi giuro, ero agitatissima e nel panico, non sapevo come uscirne. 
Ma noi siamo I 2 GATTI e affittiamo dammusi, non siamo il signor  Gatto...
Alla fine ci chiariamo, mi chiede scusa e mi dice anche "per fortuna ci siamo chiariti ora, se no sarebbe stato tutto molto più complicato".

A quel punto mi trovavo in un dammuso diverso da quello in cui avrei dovuto lavorare e dove TIM non aveva ancora messo la linea (ero ancora nervosa per questo), in più dovevo ancora fare la doccia, non avrei fatto in tempo ad andare là. Mi avevano tutti rovinato la mattinata,  mi metto, con un po' di tristezza, a lavorare al dammuso.
Poi ricevo un messaggio da un amico: "stamattina pozza calda e Mini bagno alla vela    benessere assoluto...".
Temperatura esterna: 20°. Cielo: totalmente sereno... ma che sto a fare a casa a intristirmi? E allora prendo lo zaino (ne ho uno sempre pronto, con tutto l'occorrente): vado a Scauri, mezz'ora di acqua calda prendendo il sole e poi un brevissimo bagno in mare. RIGENERANTE!
Non so fare i selfie e li odio, ma ci ho provato, dovevo mostrarmi a voi immersa in acqua calda e poi in quella fredda


Insomma, giornata iniziata proprio male ma conclusa benissimo grazie alla mia bella isola che trova sempre il modo per farmi star bene.

15:20

e dicembre ci ha fatto lo sgambetto

Ammettiamolo: non è il caso, per noi, di augurarci che il 2018 sia migliore.
Non diciamo, come hanno fatto in molti "finalmente questo 2017 se ne va" e non abbiamo neppure festeggiato l'arrivo del nuovo anno, perché il 2017 è stato per noi un anno meraviglioso, completamente positivo e quasi perfetto. Quasi.
Vi abbiamo raccontato, anche se molto superficialmente, la vita sull'isola mese per mese, e tutto quello che avete letto non nascondeva niente di negativo: se qualcosa di sbagliato c'è stato l'abbiamo scritto. No, tutto perfetto. Quasi.

Poi è arrivato dicembre, mese normalmente di relax, allegria, ultimi bagni, mese in cui si pensava imminente il cambio di casa, tra un volo verso le famiglie e qualche altro lavoretto (ospiti non ne sono mancati neanche a dicembre)... e invece un incidente ha scombussolato i piani.
Eh sì: mentre era nel freddo, ghiacciato nord, Toni è stato investito da un distratto che non ha fatto in tempo a evitare il pedone che attraversava la strada. Così si è fratturato un po' di ossa ed è tornato a casa ammaccato.
Trasloco rimandato. Tutto fermo. Niente cene, niente feste, niente lavori, in attesa che tutto si sistemi.


Quando Toni è partito per il nord io ho approfittato per un bagnetto, mentre progettavo (mentalmente) il trasferimento nella casa nuova.

Ho portato i cani a passeggiare lì intorno perché si abituassero al nuovo ambiente.

Dai, tutto bene!

E invece niente: siamo ancora qui, accampati tra scatoloni, mezza cucina montata e mezza inscatolata, senza poter sistemare niente.




Pazienza! Niente di grave, è solo tutto rimandato. Intanto abbiamo qualche simpatico ospite che sta apprezzando i 20° di questo mite inverno, e abbiamo prenotazioni fino a fine mese, queste sono soddisfazioni.

E allora, questo 2018, come sarà? Non lo so, per fortuna, e non chiedo le stelle, di diventare ricca, o una fortuna mai avuta: chiedo che mi dia le stesse soddisfazioni del 2017, la stessa quantità e qualità di ospiti, le stesse divertenti corse e passeggiate coi miei amici cani e con un po' di ospiti, chiedo altri gruppi trekking come quelli che ci sono stati e che ho portato a conoscere l'isola con cui mi sono divertita.
Chiedo di continuare a lavorare, camminare, correre e divertirmi. Un altro uguale... ma con un finale diverso, è possibile?
E a voi, amici, auguriamo che il vostro 2018 sia pieno di soddisfazioni...e che possiate includere, tra un lavoro e l'altro, tra una soddisfazione e l'altra, un po' di mare di Pantelleria.

⭐⭐Auguri da noi: Giuliana, Toni, Brugola, Nica, Carmelo e Piuma  ⭐⭐