Ieri sono arrivati 2 ragazzi. Un viaggio di "lavoro": devono prendere appunti, scattare foto per poi scrivere un lungo articolo sull'isola dal punto di vista sportivo.
E' loro intenzione organizzare trekking, o comunque capire, in questi pochi giorni, come si può organizzare una gita trekking. Hanno saputo che l'isola offre molto, si sono messi in contatto con un consorzio locale e ... vediamo cosa scriveranno. Hanno dato a me il compito di portarli a scoprire l'isola con lunghe camminate e quindi di ospitarli qui.
Ieri sera siamo andati a prenderli in aeroporto, sapevamo che arrivavano dalla sicilia e quindi ci aspettiamo dei siciliani. A vederli non sembra, per cui Toni si informa: ma il tuo cognome non è Siciliano! No, risponde, io sono di Ivrea!
Ok, piccola risata, perché io non ci sono nata ma ci ho vissuto 23 anni, e il resto della mia famiglia (quella che non è in America) sta ancora là.
Combinazione incredibile, considerata la grandezza di Ivrea.
Ci organizziamo e oggi siamo andati a fare la prima escursione: metà percorso dell'eco-trail di giugno, e sembrano aver apprezzato la tecnicità del percorso.
Agli ultimi chilometri, in un tratto asfaltato (dico la verità: ho sbagliato strada, l'asfalto non era previsto...ma eravamo verso il lago, era passata l'una...e avevamo fame!) vediamo in lontananza un folto gruppo di turisti. Era molto evidente che fossero italiani perché camminavano sgranati, non si capiva dove iniziasse e dove finisse il gruppo! Passiamo vicino a loro, salutiamo e chiedo: Da dove arrivate? Immaginate la risposta.... Da Ivrea!
Il gruppo del CAI Eporediese è arrivato sull'isola, l'ha invasa e, per nostra fortuna, ha fatto aprire il museo di Punta Spadillo. Domani ci andiamo.
In fondo mi piace l'idea, non so perché.
E' loro intenzione organizzare trekking, o comunque capire, in questi pochi giorni, come si può organizzare una gita trekking. Hanno saputo che l'isola offre molto, si sono messi in contatto con un consorzio locale e ... vediamo cosa scriveranno. Hanno dato a me il compito di portarli a scoprire l'isola con lunghe camminate e quindi di ospitarli qui.
Ieri sera siamo andati a prenderli in aeroporto, sapevamo che arrivavano dalla sicilia e quindi ci aspettiamo dei siciliani. A vederli non sembra, per cui Toni si informa: ma il tuo cognome non è Siciliano! No, risponde, io sono di Ivrea!
Ok, piccola risata, perché io non ci sono nata ma ci ho vissuto 23 anni, e il resto della mia famiglia (quella che non è in America) sta ancora là.
Combinazione incredibile, considerata la grandezza di Ivrea.
Ci organizziamo e oggi siamo andati a fare la prima escursione: metà percorso dell'eco-trail di giugno, e sembrano aver apprezzato la tecnicità del percorso.
Agli ultimi chilometri, in un tratto asfaltato (dico la verità: ho sbagliato strada, l'asfalto non era previsto...ma eravamo verso il lago, era passata l'una...e avevamo fame!) vediamo in lontananza un folto gruppo di turisti. Era molto evidente che fossero italiani perché camminavano sgranati, non si capiva dove iniziasse e dove finisse il gruppo! Passiamo vicino a loro, salutiamo e chiedo: Da dove arrivate? Immaginate la risposta.... Da Ivrea!
Il gruppo del CAI Eporediese è arrivato sull'isola, l'ha invasa e, per nostra fortuna, ha fatto aprire il museo di Punta Spadillo. Domani ci andiamo.
In fondo mi piace l'idea, non so perché.