Sono stati 2 giorni, o poco più, indimenticabili per i 2 Gatti. Provo a raccontare dall'inizio.
Arriva la prenotazione da un cinese, Yang. Come faccio con tutti i nuovi ospiti, scrivo una mail in cui chiedo informazioni sull'orario di arrivo, chiedo se interessa prenotare l'auto e invio la lettera di benvenuto, tutto in inglese. Gentilmente risponde, si presenta (studente a Venezia per 1 anno) e mi dà l'orario di arrivo: in nave.
Ora: venire qui in nave è purtroppo troppo spesso un'avventura, soprattutto fuori stagione, e io capisco la scelta per chi vuole (o deve) venire in auto, ma in generale consiglio l'aereo, che arriva anche col maltempo. Spiego questo ma mi risponde che preferisce così. Chiede la colazione (fuori stagione non è complicato e accettiamo) e non solo: non guida l'auto né il motorino, NON HA LA PATENTE.
Accidenti, e come fa a girare? Bene, siamo fuori stagione e proponiamo un servizio completo: auto più autista, che sarei io, con guida turistica che parl(icchi)a inglese, sempre io. Accetta con gran gioia e mille ringraziamenti.
Ovviamente il giorno previsto la nave non parte, e le previsioni sono pessime anche per il giorno dopo. Penso a una rinuncia invece mi dice che approfitta per visitare Agrigento, Siracusa, Selinunte ecc. Insomma, 2 giorni dopo arriva stravolta per la notte quasi in bianco a causa del mare mosso e del freddo. Con mia sorpresa è una ragazza, non un ragazzo. Non me l'aspettavo: il nome cinese non mi dice niente, un giovane che viaggia solo dalla Cina...be', ti aspetti un ragazzo, stupidamente, no?
Va bene: la portiamo a casa a darsi una sistemata e dopo 2 ore arriva dicendo che è andata via la corrente: aveva acceso la stufa al massimo e si voleva asciugare i capelli col fon...
Va be', le spieghiamo il perché il contatore non ha retto, e quindi ci raccomandiamo di spegnere tutto quando esce perché può essere pericoloso lasciare la stufa accesa.
Andiamo a fare la spesa e mi spiega che non conosce i termini italiani quindi chiede aiuto. Naturalmente (mi chiedo: in questi giorni in giro per la Sicilia come abbia fatto). Domanda: cosa vuoi comprare? Risposta: non so, decidete voi (!!??). D: a pranzo che saremo in giro va bene un panino? R: va bene D: prosciutto o formaggio? R: quello che volete voi D: e poi per cena? R: non so, la pasta mi piace.
Qualcosa non quadra: D: ma cosa pensi di cucinare? R: io non sono capace non ho mai cucinato in vita mia!
Insomma, dopo qualche domanda capiamo che non ha la più pallida idea di come si accenda un fornello. Quindi: facciamo la spesa anche per lei, per pranzi e cene.
Capisco come saranno i prossimi giorni: 24 ore su 24 con lei. colazione pranzo e cena.... Diciamo che siamo rimasti un po' sconvolti (forse avrebbe dovuto dircelo prima) ma per la sera decido di preparare una pizza, piace sempre.
Posiamo la spesa a casa e partiamo: per fortuna Toni si accorge che il vetro della sua camera è appannato: aveva intenzione di star fuori una giornata intera lasciando in camera la stufa accesa. Con gentilezza le ricordiamo che può essere pericoloso (ma avete idea della prossima bolletta???)
Andiamo in giro; forse è l'età, io sarò vecchia ma non capisco: andiamo a Lago, foto e via; poi arriviamo a Gadir, fa le foto e poi "dove andiamo ora?".
Laghetto delle ondine, punta spadillo, Kaggiar... In un giorno ha visto più cose di un normale turista in una settimana. Non ha visto: ha fotografato, è diverso.
Nel pomeriggio lunga escursione alla sauna naturale (ha fotografato anche quella, all'interno!) e poi le favare e su fino al Gibele. E poi?
Scopro che studia archeologia e quindi il giorno dopo ho un'idea: chiamo il mio amico Peppe e gli propongo 2 ore di archeologia: storia dei Sesi. Quasi salva. Quasi perché Peppe non parla inglese e io per tutta l'escursione devo fare da interprete con termini non abituali (necropoli, fenici, punici, età del bronzo, colate laviche, vulcani basici e acidi....). Però alla fine è felicissima!
La portiamo addirittura ad assaggiare del passito dal contadino Turi e si ubriaca tanto che per venire da noi a mangiare lascia la porta del suo dammuso aperta con (ovviamente) la stufa accesa.
E 2...
Non è finita qui. Peppe propone un'altra escursione per la mattina dopo: lei ha la nave alle 10, basta essere all'acropoli per le 7,20 e si riesce a visitare.
Levataccia ma ne è valsa la pena (inutile dire che prima di partire stacco del tutto la corrente del suo dammuso per evitare qualche nuova sorpresa).
Quindi finalmente è ora di partire e andiamo al porto. Ah, dimenticavo: il caffè, come la spesa, non l'ha mai pagato: pacchetto "tutto incluso"... Comunque dopo il caffè si parte e ... la nave non c'è!!!! E' prevista burrasca nella giornata e la nave non si è mossa! Aiuto!!!!
Andiamo in aeroporto: il prossimo aereo era in partenza. I nostri occhi sbarrati devono aver impietosito l'addetta alla biglietteria che ha chiamato qualcuno per chiedere di aspettare al decollo. Le hanno fatto il biglietto, checkin e, con almeno 20' di ritardo solo per lei, l'aereo è decollato.
Un sospiro di sollievo.
Io non credo di aver mai conosciuto una persona tanto sprovveduta, però i ringraziamenti sono stati tanti e in fondo fuori stagione una persona così fa comodo. Una ogni tanto....
Sprovveduta, o....? mai fidarsi dei cinesi in fatto di furbizia, ne sanno una più del diavolo :-D
RispondiEliminaMa almeno hai imparato un po' di cantonese o mandarino? :-D