Abbiamo vissuto a Ivrea, Venezia, Varese, Milano... poi ci siamo trasferiti qui per vivere meglio, aprendo un'attività di affitto camere per le vostre vacanze in un luogo da sogno

18:52

Parliamo di Dammusi

Una cosa è evidente: mediamente l'italiano sa cos'è un Trullo, o almeno sa dove si trova. Un italiano medio non sa niente del Dammuso. Io, prima di venire qui, facevo parte della media.
E poiché tra le varie case che affittiamo ci sono diversi Dammusi, e soprattutto lo è la nostra Penelope, credo sia giunto il momento di parlarne in modo serio.
Per far questo non vado a memoria, non uso Wikipedia, ma mi appoggio a un grande studioso (e vero amante) dell'isola: il notaio Angelo d'Aietti che, tra l'altro, ha scritto uno splendido libro, quello che mi ha fatto scoprire e capire l'isola....e quindi Amarla!
Questo libro mi è stato donato dal figlio, Peppe, fantastica guida locale (a proposito di amanti dell'isola, ecco il primo esempio!), che ha, a sua volta scritto un libro, totalmente diverso ma utile per tutti coloro che vogliono approcciare l'isola e conoscerla da ogni lato. Poi, per approfondirla storicamente, questo libro (che nonostante il titolo, nonostante lo spessore, si divora!!!!) è il non plus ultra.





E quindi ora usiamo le parole di D'Aietti padre (cap. V Il ddammùsu).
"Il ddammusu è l'ingrediente principe della pietanza paesaggistica pantesca. Il ddammusu modello, il ddammusu nell'edizione perfetta, impeccabile , è un fabbricato rurale terrano, cubico, le cui caratteristiche architettoniche salienti, che saltano subito all'occhio, sono le seguenti:
a) muri esterni del minimo spessore di cm 80, confezionati con pietre grezze e architettati con la struttura detta in dialetto pantesco  "a ccasciata"
b) aperture che si concludono ad arco, di norma a tutto sesto, nelle quali è inserito, pressoché al centro della loro profondità, un riquadro in muratura ove son alloggiate le porte d'ingresso e le imposte delle finestre; tale riquadro è costituito da due pilastri in pietra che sorreggono un'architrave, sulla quale è murata una mezzaluna, che riempie l'arco dell'architrave al vertice; la mezzaluna è talora costituita da un'unica pietra, e in tal caso la base della mezzaluna viene a costituire l'architrave tetto a cupola. <...> Il ddammusu ha di norma una copertura complessa, composta di tante cupole quanti sono i vani di cui si compone l'ambiente."



Ecco qui la pianta di un dammuso. Potrei dire: ecco qui la pianta della parte vecchia di Penelope.
Non spiego cosa sia il muro "a casciata", per questo vi invito alla lettura del libro (o se venite qui ve lo fate spiegare a parole!), ma aggiungo solo che uno scopo è quello di rendere il muro "sordo" , cioè refrattario al calore , al freddo e ai rumori". Lo spessore di un muro a casciata va da 80 cm a 2 metri!!   Penelope non è da meno, e lo vedrete voi stessi. 

In questa foto è la porta di ingresso attuale della parte nuova,  Un po' lo spessore della parete si nota, ma non raggiunge il metro e mezzo. Si può notare il muro inclinato (raccontato più sotto)

Mentre questa è la porta d'ingresso originale come nel disegno sopra, che attualmente separa la zona giorno (cucina e studio) dalla zona notte (camera matrimoniale, camera doppia, bagno e soggiorno con l'uscita verso il patio). Qui lo spessore arriva a 1,80 mt !
No, da Penelope non è possibile avere caldo neppure ad Agosto. 

Ma continuiamo col racconto di D'Aietti, che è interessante.
"L'ambiente di tali ddammusi dovette essere costituito, in origine, da un unico, lungo vano, uno scatolone nel quale gli inquilini dovettero alloggiare in promiscuità."
Il dammuso naturalmente ha subito diversi cambiamenti nel corso dei secoli. E per questo ora uso le parole di D'Aietti figlio: 

"Non è dato sapere con certezza l'anno zero della nostra dimora, che potrebbe coincidere con quel 439 d.C. in cui i vandali, espugnata Cartagine e catturata la flotta romana, misero a soqquadro l'intero Mare Nostrum: certo è che in quello stesso secolo, nell'insediamento di Scauri-Scalo, già si riscontrano tracce di edifici(addossati a terrazzamenti e scavati nella roccia per 3 lati) con tetti a botte ricoperti di calce e lapillo rosso." <..>
Il più primitivo esemplare di dammuso parrebbe conservarsi in località Zinedi... con terminologia darwiniana, stando alla classificazione di Angelo D'Aietti, possiamo definire questo precursore: "dammuso scimmia"; e questa fase pionieristica epoca del tàiu"


Tutte queste spiegazioni continuano su entrambi i libri, ma io ora passerei alle caratteristiche dell'architettura interna delle nostre abitazioni.
- "Tutti indistintamente i ddammusu antichi di Pantelleria, compresi i ddammusu modello (a cupola), superata la fase ingenua dei contrafforti del ddammusu scimmia, si snodano a piano inclinato"
- Il tetto: normalmente nei dammusi il tetto è a botte, mentre veniva edificato il tetto a capanna principalmente per le chiese. Di norma, come detto, il dammuso ha tante cupole (o estradosso) quanti sono i vani, e la cupola era (ed è) strumentale per la raccolta dell'acqua piovana. Ma a volte una sola cupola racchiude 3 vani, che sono lo standard di un dammuso (casualmente allego foto di Penelope!):


 "la camera ('a càmmara) è la stanza più grande e importante; vi si accede dall'ingresso principale e funge da soggiorno e sala da pranzo;

 L'alcova si presenta come un vano di dimensioni e altezza inferiori, introdotto da un arco a tutto sesto; di norma, è occultata da una tenda e accoglie il letto nuziale"  (da Penelope abbiamo messo 2 letti singoli)

Infine uno o più camerini (i cammarìna) ospitano altre camere da letto o locali di sgombero, o i servizi igienici, un tempo all'aperto. 
Noi abbiamo messo una camera matrimoniale e il bagno, appunto









L'interno ospita un certo numero di casène (armadi scavati nelle mura) e di nicchie in cui alloggiare le lampade ad olio per l'illuminazione; 







vi troviamo anche la sardetta, un ripostiglio ricavato sopra la porta d'ingresso grazie a una mensola di legno o in muratura e la tradizionale cucina a legna, molto rozza ed essenziale (e questa è stata eliminata...)










All'esterno, a immediato ridosso della facciata principale, troviamo il passiaturi e la ducchèna: il primo è una sorta di terrazzo in terra battuta , mattoni o lastre di pietra, che separa l'abitazione dal terreno; la seconda è un muretto in pietra , che fa da pendant al passiaturi, fungendo al contempo da sedile. La foto qui è di una ducchèna aggiunta dopo, in quanto la parte descritta è stata sostituita con un'aggiunta (chissà quanti anni fa) per creare una cucina e uno studiolo con camino. Per questo la dicchèna e il passiaturi qui sono completamente nuovi, non originali.
Di vitale importanza per l'approvvigionamento idrico è la cisterna, una struttura sotterranea in tuffu e muratura.
Ecco, il libro continua con altre descrizioni dei dintorni del dammuso, come il porcile ('u zzàcchinu), il forno, lo sgabuzzino ('u sardùni) e altre caratteristiche che vi consiglio di leggere e ormai quasi completamente scomparse, oltre all'aia (àira), ancora presente anche da noi.

E così ora anche voi sapete perché è importante, per chi viene in vacanza a Pantelleria, soggiornare in un dammuso, e non in un appartamento normale o in albergo. E se il dammuso è vecchio, coi muri spessi e tutte le caratteristiche descritte, meglio ancora perché realmente conserva all'interno un clima confortabile.

15:44

Quanto costa rispondere?

Buona sera,
Sono con la presente a richiedere preventivo e disponibilità per dammuso per due persone nelle rispettive date:
- dal 6/8 al 13/8
Oppure
- 20/8 al 27/8

Ringraziando porgo cordiali saluti

Nessuna firma ma pazienza: una mail come tante altre, alcune arrivano firmate, altre no.
La mia risposta (che non vi invito a leggere!):


Come si può vedere, non una risposta breve e telegrafica ma una che dimostra un certo impegno.
Certo, è il mio lavoro, ma non è normale RINGRAZIARE anche chi fa le cose per lavoro? 
Non si ringrazia la commessa o il professionista? Non ringraziate l'avvocato per una consulenza che magari avete pure pagato??. E allora perché a questa mail, come altre 100 (no, di più!) le persone non hanno risposto?

All'inizio tenevo da parte tutte le richieste in una cartella specifica pensando mi potessero servire in caso di risposta, poi ho smesso. Ma ho contato che il primo mese (la maggior parte iniziano ad arrivare a febbraio) ho ricevuto più di 80 richieste. A parte quelli che hanno confermato (direi il 10%) tutti gli altri non hanno risposto, Solo in 2 hanno spiegato di aver trovato altro o cambiato idea... poco più del 2%, un po' poco, no?
Almeno per educazione!

Alcuni addirittura non si sono fermati alla prima mail, un esempio:
scambio di 14 mail con richiesta di dammuso e di prezzi, prima per giugno, poi per settembre.


Hanno chiesto aiuto per i voli, che ho cercato, salvato, copiato e incollato nella mail che ho inviato. 
La prima mail risale al 12 maggio, l'ultima al 28. Poi il silenzio. 
Ogni tanto poi chiedo una risposta:

Ma non crediate che così rispondano! Manca Crema, come direbbe Toni.
Allora io vi chiedo: ma quanto costa rispondere?
Anzi: quanto costa essere educati e RISPETTARE IL LAVORO ALTRUI?

17:46

In Primavera la Perla Nera si tinge di giallo!

Chi mi conosce sa quanto io ami il colore giallo. A dire la verità il mio preferito è l'arancione che, come il giallo, ricorda tanto il sole.
L'arancione è un colore sorridente, il giallo è un colore vivo.
E il giallo rappresenta anni importanti della mia vita, quelli passati a correre coi miei amici marziani, col mio grande amico-idolo, creatore dei Marziani, Fabrizio che non a caso ha usato il giallo come colore simbolo dei marziani.

Cosa c'entra il giallo con Pantelleria, "la Perla Nera del mediterraneo"? C'entra, e lo sapreste anche voi, se veniste qui in questa stagione, la stagione dei colori, anzi, del colore!
Perché a girare in questi giorni per l'isola, oltre a vedere tanti uccelli migratori, ci si riempie di profumi e di colore... giallo!

In questi giorni i prati sono così: pieni di margherite gialle miste a bianche che colorano la nostra Perla Nera.
Per noi che amiamo camminare, e quest'isola ce ne da la possibilità, scopriamo ad ogni angolo: alberi di mimose,

cespugli di ginestre e prati coloratissimi.

Ecco, questa è l'isola gialla di primavera, gialla come il sole, come la felicità, come i momenti più gioiosi della mia vita. Anche se non dimentichiamo il rosso, colore dell'amore, con l'Erytrina, meraviglioso albero, ora ricco di fiori rossi, e che in estate protegge il nostro giardino dal caldo del sole

Per chi vuole sapere come si sta a Pantelleria adesso, sappiate che .... no, non ve lo dico, vi invito a scoprirla.
E allora ... buona primavera a tutti!!!


19:40

Avere tutto, poter avere tutto o avere ciò che serve. Post per gli indecisi

Parto da questa foto (scusate la bassa qualità) che è la copertina della mia agenda  per raccontare i miei pensieri, chissà se ci riesco.

 La (mia) vita è come andare in bicicletta: per tenersi in equilibrio bisogna muoversi.

E io mi muovo, mi sono mossa, più di una volta. Ma in quanti lo farebbero? Chi vorrebbe ma non ha il coraggio o chi, al contrario, non lo farebbe mai e disapprova questa scelta? Chi l'ha già fatto senza timore?

Muoversi per non perdere l'equilibrio non vuol dire necessariamente cambiare vita, mollare tutto per andare chissà dove: può voler dire anche solo cambiare obiettivi per il proprio futuro. Non siamo gli unici ad averlo fatto, alcuni li conosco (ops, mia sorella!) altri li ho letti, altri lo faranno. Non mi sento un'eroina per averlo fatto, può anche essere interpretato come una fuga, e non è da eroi. O una follia perché il futuro è un punto interrogativo. Insomma, per me è stato semplicemente un modo per non cadere. Cadere a terra, cadere in depressione per un lavoro (meglio, un capo) che non mi piaceva, cadere nella routine perché ormai da troppi anni facevo sempre le stesse cose. E per non cadere potevo mettere i piedi a terra, che voleva dire fermarsi, o pedalare con più forza, ed è esattamente quello che ho fatto.
Ecco, nessun atto di eroismo, ho solo potenziato il mio allenamento. Io l'ho fatto per questo, altri per un caso fortuito, un'occasione unica da non perdere per inseguire il proprio sogno (come il caso di mia sorella, ormai da tanti anni in America con i miei 2 amati nipoti...), altri perché non c'era niente di meglio sul mercato, in attesa di trovare il proprio futuro. Altri? Non so, ditemelo voi.
Io volevo solo essere felice, e sono veramente contenta di averlo fatto. A dire la verità il primo anno non pensavo che sarei arrivata oggi a dire che non potevo fare scelta migliore, ma oggi lo dico. E non è finita, non ho intenzione di mettere i piedi a terra: ora che so realmente cosa voglia dire fare questo lavoro in questo posto, quali sono i pro e i contro, quali le fatiche e quali i momenti facili, quali gli ospiti e per quanto tempo, ecco, ora posso permettermi di progettare un futuro lontano, quando cambierò ancora marcia. Perché la cambierò, statene certi.
Torniamo al punto iniziale: chi si sta rendendo conto di essere in equilibrio instabile e non ha il coraggio di dare il colpo di pedale, cosa deve fare? Non ho suggerimenti, dico solo che si deve pedalare quando si ha la certezza di volerlo fare, altrimenti si rischia di finire fuori strada. Allora, prima di qualunque passo, chiedete al ciclista a fianco e fate 2 conti con la vostra vita. E questo l'ho già scritto tempo fa: lasciare la famiglia è stata per me la scelta più dura e resta anche oggi la difficoltà maggiore nella mia attuale vita, ma non me ne pento.

Poi ci sono quelli che non lo farebbero mai, non perché hanno paura ma perché amano ciò che hanno. O che potrebbero avere. E sono quelli che dicono: ma non ti manca....? (il supermercato, la gita fuori porta, l'autostrada, la tangenziale, il traffico, la metropolitana, il teatro, il cinema multisala, lo stipendio....potrei andare avanti ore). No.

C'è una differenza enorme tra avere la possibilità di usufruire delle tante cose che ti circondano e usufruirne realmente; E c'è differenza da avere tante cose intorno che non servono oppure avere poche cose ma usufruire di tutte e non volerne altre.
Noi siamo una coppia che non esce volentieri la sera, ci interessa poco la multisala: il cinema qui c'è, se il film ci piace si va, altrimenti stiamo a casa molto volentieri. Odio la folla e quindi il supermercato anonimo pieno di tutto, anche di gente (anonima). Amo i negozi dove ormai tutti ci conoscono e mi piace girare senza traffico, lasciare l'auto in un punto e fare la spesa a piedi in 10 negozi diversi. O andare a camminare e basta.
E amo guardare il mare, il tramonto, le stelle.
Non parliamo del lavoro, dei bagni ecc. ma io tutto quello che desidero ce l'ho. A Milano c'era tutto... quasi tutto: mancava solo quello che desideravo. Non so se rendo l'idea: preferisco avere poco ma sfruttarlo tutto che avere tanto e lasciare che lo sfruttino gli altri.

Ecco: tra quelli che non lo farebbero mai ci sono persone che non si muoverebbero dalla città dove c'è tutto, che non sono andate a teatro negli ultimi 10 anni ma vogliono poterci andare quando vogliono, e quelli invece che a teatro ci vanno realmente: questi hanno ragione a non muovere la bicicletta, ma gli altri?

Siamo qui, noi, in una splendida isola, con 2 gatte che amiamo, amici e ospiti in ogni stagione. Vi lasciamo la vostra città e tutto il resto, felici, noi, di aver pedalato.



18:28

Un gradito riconoscimento!

vogliamo parlare di questo?

E' un riconoscimento rilasciato da Booking.com per aver ottenuto un buon punteggio (9.3 è più che buono, è eccellente!) dai nostri ospiti durante l'anno.
Felici di averlo ricevuto, felici di potervelo mostrare.
Cosa vuol dire aver ricevuto 9,3 con Booking? Ve lo spiego con una premessa: al contrario di altri siti simili, booking non permette voti da chi non è stato qui prenotando tramite loro. Altre agenzie on-line ti permettono di "assorbire" nella tua pagina del loro sito il punteggio proveniente da altri, tu così puoi decidere se e quali prendere. Altri invece (ahi!) permettono a chiunque di commentare, anche senza dimostrare di esserci stato: è sufficiente registrarsi. Più amici si hanno, più è facile ottenere il punteggio alto. Ve lo dico perché in alcuni ci siamo registrati.
Qui invece te lo devi sudare...

E ora vediamo cosa vuol dire, come danno i punti gli ospiti: giudicano la posizione, lo staff, i servizi, la pulizia, il rapporto qualità prezzo. il comfort.
Lasciamo stare gli ospiti che hanno dato 10 a tutto, con commenti più che lusinghieri e prendiamo il peggiore, 7.9:
  • positivo: Cordialità ed estrema disponibilità dei gestori nel fornire consigli un po' su tutto (spiagge, luoghi da visitare, dove fare acquisti, produttori locali, ...)
  • negativo: Il dammuso è risultato piuttosto caldo, anche in conseguenza della eccezionalità delle temperature stagionali.
Ecco, a causa del caldo anomalo abbiamo preso pochi punti. Però è servito: quest'anno abbiamo messo l'aria condizionata, un costo per noi ma un vantaggio per gli ospiti.
E ancora:
  • Natura, mare, relax e... Cielo stellato con fantastici tramonti
  • positivo: L'accoglienza e la disponibilità. la consegna di una guida dettagliata alla conoscenza dell'isola preparata da loro.
  • negativo: Nulla
Nulla?? e allora perché hai messo 8.5??? Be', non è l'unico, sappiatelo ;-)
Ma c'è stato il caso di Pierluigi: una coppia simpatica, che ha passato più tempo nel patio che in giro per l'isola perché, a loro dire, si stava benissimo. Poi ci hanno dato 7.9 a causa di un 5 nella pulizia. Allarme: lo chiamo immediatamente: cosa c'era di sporco? diteci che non vogliamo più che succeda! Niente, dice lui, abbiamo dato un giudizio negativo sul servizio perché internet era molto lenta e la connessione non ottimale. A parte che internet purtroppo non dipende da noi, comunque ho preso un modem più costoso, mi sembra che nessuno si sia più lamentato, ma perché viene fuori 5 nella pulizia? Cosa c'entra col wifi? Forse una confusione Servizi-servizio? Non lo sapremo mai, certo è che lì abbiamo avuto un crollo, per fortuna tirato sù da tanti altri ospiti che non posso che ringraziare., non ultimo l'inglese Paul:
  • Convenient dammuso with a fine view
  • I booked this dammuso for four nights but stayed for twelve. That's how much I liked it. The owners, Giuliana and Toni, are friendly and obliging. The lodging was excellently located and great value for money. Warmly recommended.
Arrivederci tutti, amici, e speriamo di mantenere l'ottimo punteggio anche per tutto il 2016!
Firmato Penelope, Ulisse e Calipso



 








18:52

Buon Inverno a tutti!

Uno degli ultimi ospiti di Ottobre ci ha lasciato sul tavolo un bel biglietto. Ci ringraziava (è stato da Penelope) e ci augurava un "buon inverno". Perché la domanda più frequente che ci sentiamo fare è: "ma voi d'inverno qui che fate?".
Allora: prima di tutto, come già scritto in un altro post, l'inverno qui dura poco (speriamo che quest'anno la primavera non si faccia troppo desiderare, però): siamo a metà novembre e ancora si possono fare i bagni.
Poi, anche quando l'acqua del mare sarà troppo fredda per fare il bagno, c'è sempre la sauna naturale, in cui volendo ci si arriva dopo una bella camminata, a tratti, sempre volendo, anche impegnativa. Certo, ci si arriva vicino anche in auto, ma ... hai fretta??
Poi ci sono le vasche di acqua calda, e per queste c'è l'imbarazzo della scelta, o meglio: scegli in quali andare in base al vento e alle onde. E non mi annoio.
Poi ci sono le corse (e ne ho già organizzate 2), le camminate (un'uscita al mese invitando turisti e panteschi) e, per chi è capace, le gite in mtb.
Ok, non si può fare solo sport (peccato). Allora andiamo a fare le escursioni più storico/geologiche, e il nostro amico Peppe ne avrebbe per un anno intero, più o meno facili, più o meno storiche.

E quando piove?
E qui ti voglio! Voi quando piove cosa fate che noi non possiamo?
Lavorate? ANCHE NOI, continuamente: io sto al PC a gestire sito, prenotazioni, miei e di amici (!!!).
Andate al supermercato? Naaaaaa, noi siamo scappati da quelli! Andate da amici? Anche noi. Leggete, giocate, chiacchierate.... anche noi. Andate al cinema, a teatro.... anche noi (oddio, il teatro è un po' scarso, ma io a Milano non ci sono mai andata!)
Quindi il nostro inverno non è peggiore del vostro, che non potete neppure immergervi gratis in acqua calda o in sauna, e per andare in montagna dovete fare chilometri e chilometri (magari anche code?) in auto e noi no. Senza parlare del mare, che d'inverno ha un fascino tutto suo.

E poi c'è una cosa molto importante: per stare in un posto così anche in inverno ti devi inventare. E allora tiri fuori la fantasia e l'ingegno e cerchi di inventare qualcosa di nuovo, qualcosa di tuo, da fare da solo o con l'aiuto di altre persone. Ed è qui, in particolare, che il mio inverno differisce da quello classico, com'era quando stavo a Milano.
Ho inventato qualcosa e lo sto portando avanti. Ho trovato chi mi da corda e chi mi da una mano e la mia testa si è riempita di progetti per il futuro. E' ancora tutto nella mia testa ma uscirà, e ne sentirete parlare. Naturalmente è qualcosa che a me interessa in modo particolare, magari a voi no, ma potevo inventare qualcosa che non MI interessasse??
Alla fine penso che passare l'inverno qui ti svegli molto. Per sopravvivenza, forse, oppure per amor proprio. Non c'è nessuno che ti dica cosa fare durante il giorno, e allora, finalmente, inventi.
E, diciamolo: inventarsi è meraviglioso.
Buon inverno a Voi.

19:27

Soddisfazioni importanti

Partiamo dall'inizio: la caratteristica dei nostri "appartamenti".
Chi conosce il nostro sito lo sa:
- c'è Calipso che è piccolina, adatta a chi non chiede le comodità ma vuole il posto (economico) dove rilassarsi. La cucina è essenziale ed esterna, quindi ci si deve organizzare quasi come in campeggio. Quasi perché il frigorifero c'è, le stoviglie ci sono tutte e i fuochi del fornello sono 4!
- c'è Ulisse che è un bijoux: essenziale, adatto a una coppia ma si può stare, se non si hanno grandi esigenze di spazio, anche in 3 o 4 se ci sono 2 bambini. Ha un patio con una vista impagabile.
- poi Penelope è, senza alcun dubbio, BELLA. Grande, comoda, spaziosa dentro e fuori. Però è isolata e lontana dal mare. Ideale per chi ama il silenzio e non vuole vicini di casa e viene qui per muoversi, non per avere il mare sotto casa (che qui non serve a niente, se non per bellezza).
L'accoglienza:
Succede sempre che quando le persone prenotano da Ulisse noi siamo più che tranquilli: piace sempre. Quando vengono da Calipso, Toni è sempre un po' preoccupato: "sanno che la cucina è esterna? sanno che non possono mangiare all'interno?". Ma siccome normalmente lo sanno, dopo il primo momento, lui si rilassa (per modo di dire...è sempre in tensione quando ci sono ospiti).
Con Penelope è tutto diverso: abbiamo (Toni molto più di me) sempre un po' di paura che gli ospiti non si aspettino la casa così isolata, in una strada senza luci (come il 70% dei dammusi a Pantelleria) e così lontana dal mare. Però la gente me la chiede, e io la trovo così bella, perché dovrebbero esserci problemi?

 Gli ultimi (ma non ultimi) ospiti:
Tempo fa un nostro conoscente (nell'ambito del vecchio lavoro) ci ha chiesto la disponibilità per questa settimana di uno dei nostri dammusi. Era un po' tardi ed era rimasta libera solo Penelope per cui, con tutte le premesse e le descrizioni, ho fatto la mia proposta. Lui ha accettato.
Ma lui, anzi, loro, essendo in coppia, sono molto giovani, per cui, quando li abbiamo portati al dammuso, c'è subito venuto il terrore che non andasse bene. Sono giovani, vorranno stare più vicino alla vita notturna, lì sono soli, si annoieranno, saranno delusi. Per tutta la settimana ci abbiamo pensato. Non l'ho scelto io, lui lo sapeva com'era questo dammuso.... Speriamo bene!
Ogni giorno li sentivamo e non sembravano tanto delusi, ma...chissà.
Oggi siamo andati da loro per la consegna delle chiavi e, dietro loro richiesta, siamo arrivati presto, molto prima della effettiva partenza. E' stata una sorpresa: ci hanno trattenuto un'ora a parlare delle cose che hanno fatto, di come sono stati bene, del bel cielo notturno, del silenzio e del fresco! Hanno dormito benissimo sempre: mai caldo, mai zanzare, mai nessun problema. E per un'ora ci hanno ringraziato.
Queste sono vere soddisfazioni!
E, dopo nel pulire la casa, abbiamo scoperto che non c'era una briciola a terra e tutto era perfetto, incluso il piano di cottura: quando l'ho scritto in un sms mi è stato risposto: per ringraziarvi dell'ospitalità e del bel posto in cui siamo stati.
Ho regalato il libro (l'ultimo) di Peppe D'Aietti, "l'isola di terra" e non finivano più di ringraziarmi, dispiaciuti per aver avuto così poco tempo per visitare l'isola che, in realtà, hanno goduto solo per il mare, senza poter apprezzare l'interno.
Queste sono vere soddisfazioni!!





13:22

Il crollo di un mito: il clima Pantesco!

Io amo il caldo. Ovviamente: ho scelto di vivere all'estremo sud dell'Italia perché odio l'inverno mentre amo l'estate, con tutti i suoi difetti.
L'inverno c'è anche qui. Dura poco ma è intenso e fastidioso; non va sotto zero, ma il vento è costante e piove tutti i giorni di stravento. Per 2-3 mesi l'inverno c'è ed è freddo.
Poi ci sono le stagioni di mezzo, perché QUI le mezze stagioni esistono eccome! Sono coloratissime e profumatissime.

Può far caldo da fare il bagno in autunno (quest foto è di Gennaio!)













e da fare belle lunghe passeggiate in primavera in attesa della faticosa stagione turistica;



ma può anche fare freddo, magari un giorno o due o anche una settimana per poi tornare la temperatura ideale, anche se sempre col vento che, quando tramonta il sole, porta il freddo.
E l'estate qui è fantastica. Perché nonostante siamo in Africa, anzi, più a sud della punta nord dell'Africa, qui l'estate è sempre gradevole. A volte la sera serve anche qualcosa per coprirsi, perché Pantelleria è l'isola del vento. L'estate arriva poco a poco, ci fa sapere che sta arrivando quando l'acqua del mare comincia ad avere una temperatura gradevole e se ne va... quando se ne va? Non lo so, forse con gli ultimi turisti, no perché arrivano ancora in autunno, quando possono fare il bagno indisturbati. Se ne va quando ti accorgi di fare i programmi per Natale.

Quest'anno è tutto sballato.
Dopo lo splendido autunno fatto di piacevoli bagni al mare, dopo un ottimo inizio d'inverno che ha visto anche lì dei tuffi (non proprio bagni, ma se IO, che sono freddolosa, ho fatto il tuffo, significa che la temperatura, sia dell'acqua che dell'aria, lo permetteva), è crollato un mito:

1) ha nevicato. Erano anni che non succedeva. Ed è durata qualche giorno, tanto che ho corso sui sentieri innevati!

2) la primavera non c'è stata. L'inverno, iniziato tardi e, appunto, con la neve, ha continuato a torturarci fino all'estate. Pochi i profumi rispetto al solito perché l'acqua li cancellava subito. I tanti fiori colorati sono stati presto abbattuti dalla grandine. E in casa abbiamo tenuto la stufa accesa per molti, molti giorni. Da non poterne più.

3) l'estate è arrivata improvvisa e dura come un'eruzione vulcanica e non ci ha dato scampo. Umida, senza vento, senza refrigerio. Persino l'acqua del mare è calda, e perfino i dammusi non riescono a mantenere il fresco all'interno.
Ci si salva solo a Sibà, ai piedi della montagna, dove i nostri ospiti riescono oggi a dormire. Beati loro.

17:33

Turismo in crisi?

- Ma tu hai gente?
- Sì, ho prenotazioni fino a metà Ottobre. Non per tutti i 3 appartamenti ma non ho mai un giorno libero fino al 20 ottobre. Perché voi no?
- Non tanto... quest'anno ci sono pochi turisti a Pantelleria, la crisi si vede.
- Dici?

e questo va avanti da un mese: io continuo a ricevere telefonate per conoscere la disponibilità dei 2 Gatti, e gli altri hanno le case vuote.
Qualcosa non torna.
Voi come lo spiegate? qualche ipotesi:
1) è talmente bella e unica la mia struttura che tutti vogliono venire da me. Ok, soluzione esagerata, non sarebbe stato male, però non è vero ;-)
2) ho i prezzi più bassi dell'isola e la gente vuole spendere poco. Ho i prezzi bassi rispetto a residence o altri appartamenti sul mare, ma c'è qualcosa a meno. E poi non sempre la gente vuole spendere poco: il turista medio, che fa vacanze brevi, cerca il posto giusto.
3) la gente ama piangere miseria e racconta bugie. Potrebbe essere così. Però poi mi chiedono veramente "se ti chiamano per la settimana del 18 io ho posto". Allora?
Oggi, primo lunedì di Agosto, scendiamo in centro per fare la spesa e un po' di altri giri che purtroppo si possono fare solo lì: IL DELIRIO! Nessun parcheggio, agli incroci passano tutti (vi ho mai detto che i Panteschi non sanno guidare? Però adesso sono i turisti a metterci del loro!), coda infinita alle casse. No, stiamo scherzando? E chi ha mai visto Pantelleria così?
Il fruttivendolo dice la sua: il viaggio in traghetto quest'anno costa poco, e l'auto costa solo 10€, quindi sono tutti con la propria auto. Di solito noleggiano (giustamente) lo scooter che ingombra meno (e permette meno spesa!).
Si va be', ma dove dormono? Non sono TUTTI da me :-D

Io che sono molto soddisfatta di come sta andando la MIA stagione, provo a vedere la cosa dal MIO punto di vista. Forse sbaglio, spero di no.
Il turismo è cambiato. La gente che una volta si appoggiava alle agenzie per prenotare, adesso cerca il posto personalmente: su internet o tramite consigli di amici. Non basta offrire la casa, dare le chiavi, andarsene e poi tornare un'ora prima della partenza.
Forse il posto non deve solo essere "figo" o economico, deve offrirti qualcosa di speciale.
La piscina? Qualcuno, sì, la cerca, ma non è originale, serve solo ad alzare il prezzo e prendere quella fetta di turismo molto lontana da me e che ama la vacanza di per sé, non il posto in cui la passa (cosa ne dite dei selfie in piscina????? Vade retro!)..
La discesa a mare diretta? A Pantelleria ha poco senso: può capitarti una settimana di mare mosso proprio di fronte a te e devi andare dalla parte opposta; Però la casa con il mare "alla Montalbano" ha il suo fascino (piacerebbe anche a me...).
Che altro cercano? Suggerimenti?
Io ero una turista e per prima cosa ho cercato di offrire agli ospiti quello che io avrei voluto trovare: qualcuno che mi facesse apprezzare il posto in cui mi trovavo. E io ho deciso che volevo che amassero Pantelleria come la amo io, così ho inventato:
- Il sito, grazie a mia sorella, che esponga l'isola, i pro e i contro, e non solo belle foto della camera da letto o del Lago o del tramonto (anche...)
- Un'escursione gratis a chi si ferma un po' di più con una guida eccellente. E questo piace. Poi magari se ne fanno un'altra dopo a proprie spese, o magari no.
- Una guida per girare l'isola personalizzata. Non una piantina, non un libro per tutti, ma 10 pagine di descrizione su cosa vedere, dove andare al mare o alle terme e come arrivarci partendo dalla loro dimora. Per qualcuno leggere in vacanza è faticoso e spesso mi accorgo dalle domande che mi fanno che non hanno superato la seconda pagina. Per fortuna non tutti.
- un bicchierino di Passito in compagnia la sera, che puntualmente si traduce in un viaggio da Totò per l'acquisto di qualche bottiglia.
- i miei capperi! Una scatolina di capperi a testa col mio logo,  raccolti da me e elaborati come mi è stato insegnato qui (sale, scolatura, asciugatura, ancora sale...no, non vi dico il segreto!)

Ieri poi, agli ospiti arrivati a negozi già chiusi, ho fatto trovare, oltre all'acqua che trovano tutti, la spesa per una cena (pasta, sugo, pomodori, olio...) .e l'occorrente per la colazione di oggi. Ci hanno ringraziato dicendo che "li viziamo". Sono soddisfazioni.

Allora: Pantelleria è piena di turisti, se non sono a casa vostra provate a dimostrare loro quanto vi fa piacere averli come ospiti, no?
Ah, se sbaglio, o se avete dei suggerimenti per la prossima stagione, per favore ditemelo!




16:18

Esperienza....cinese!

Sono stati 2 giorni, o poco più, indimenticabili per i 2 Gatti. Provo a raccontare dall'inizio.
Arriva la prenotazione da un cinese, Yang. Come faccio con tutti i nuovi ospiti, scrivo una mail in cui chiedo informazioni sull'orario di arrivo, chiedo se interessa prenotare l'auto e invio la lettera di benvenuto, tutto in inglese. Gentilmente risponde, si presenta (studente a Venezia per 1 anno) e mi dà l'orario di arrivo: in nave.
Ora: venire qui in nave è purtroppo troppo spesso un'avventura, soprattutto fuori stagione, e io capisco la scelta per chi vuole (o deve) venire in auto, ma in generale consiglio l'aereo, che arriva anche col maltempo. Spiego questo ma mi risponde che preferisce così. Chiede la colazione (fuori stagione non è complicato e accettiamo) e non solo: non guida l'auto né il motorino, NON HA LA PATENTE. 
Accidenti, e come fa a girare? Bene, siamo fuori stagione e proponiamo un servizio completo: auto più autista, che sarei io, con guida turistica che parl(icchi)a inglese, sempre io. Accetta con gran gioia e mille ringraziamenti.

Ovviamente il giorno previsto la nave non parte, e le previsioni sono pessime anche per il giorno dopo. Penso a una rinuncia invece mi dice che approfitta per visitare Agrigento, Siracusa, Selinunte ecc. Insomma, 2 giorni dopo arriva stravolta per la notte quasi in bianco a causa del mare mosso e del freddo. Con mia sorpresa è una ragazza, non un ragazzo. Non me l'aspettavo: il nome cinese non mi dice niente, un giovane che viaggia solo dalla Cina...be', ti aspetti un ragazzo, stupidamente, no? 

Va bene: la portiamo a casa a darsi una sistemata e dopo 2 ore arriva dicendo che è andata via la corrente: aveva acceso la stufa al massimo e si voleva asciugare i capelli col fon... 
Va be', le spieghiamo il perché il contatore non ha retto, e quindi ci raccomandiamo di spegnere tutto quando esce perché può essere pericoloso lasciare la stufa accesa.
 Andiamo a fare la spesa e mi spiega che non conosce i termini italiani quindi chiede aiuto. Naturalmente (mi chiedo: in questi giorni in giro per la Sicilia come abbia fatto). Domanda: cosa vuoi comprare? Risposta: non so, decidete voi (!!??). D: a pranzo che saremo in giro va bene un panino? R: va bene D: prosciutto o formaggio? R: quello che volete voi D: e poi per cena? R: non so, la pasta mi piace. 
Qualcosa non quadra: D: ma cosa pensi di cucinare? R: io non sono capace non ho mai cucinato in vita mia!
Insomma, dopo qualche domanda capiamo che non ha la più pallida idea di come si accenda un fornello. Quindi: facciamo la spesa anche per lei, per pranzi e cene.
Capisco come saranno i prossimi giorni: 24 ore su 24 con lei. colazione pranzo e cena.... Diciamo che siamo rimasti un po' sconvolti (forse avrebbe dovuto dircelo prima) ma per la sera decido di preparare una pizza, piace sempre.
Posiamo la spesa a casa e partiamo: per fortuna Toni si accorge che il vetro della sua camera è appannato: aveva intenzione di star fuori una giornata intera  lasciando in camera la stufa accesa. Con gentilezza le ricordiamo che può essere pericoloso (ma avete idea della prossima bolletta???)
Andiamo in giro; forse è l'età, io sarò vecchia ma non capisco: andiamo a Lago, foto e via; poi arriviamo a Gadir, fa le foto e poi "dove andiamo ora?". 



Arriviamo all'elefante, cala tramontana. Foto, panino e... "dove mi portate?",

Laghetto delle ondine, punta spadillo, Kaggiar... In un giorno ha visto più cose di un normale turista in una settimana. Non ha visto: ha fotografato, è diverso.

Nel pomeriggio lunga escursione alla sauna naturale (ha fotografato anche quella, all'interno!) e poi le favare e su fino al Gibele. E poi?
Scopro  che studia archeologia e quindi il giorno dopo ho un'idea: chiamo il mio amico Peppe e gli propongo 2 ore di archeologia: storia dei Sesi. Quasi salva. Quasi perché Peppe non parla inglese e io per tutta l'escursione devo fare da interprete con termini non abituali (necropoli, fenici, punici, età del bronzo, colate laviche, vulcani basici e acidi....). Però alla fine è felicissima!
La portiamo addirittura ad assaggiare del passito dal contadino Turi e si ubriaca tanto che per venire da noi a mangiare lascia la porta del suo dammuso aperta con (ovviamente) la stufa accesa. 
E 2...
Non è finita qui. Peppe propone un'altra escursione per la mattina dopo: lei ha la nave alle 10, basta essere all'acropoli per le 7,20 e si riesce a visitare.
Levataccia ma ne è valsa la pena (inutile dire che prima di partire stacco del tutto la corrente del suo dammuso per evitare qualche nuova sorpresa).
Quindi finalmente è ora di partire e andiamo al porto. Ah, dimenticavo: il caffè, come la spesa, non l'ha mai pagato: pacchetto "tutto incluso"... Comunque dopo il caffè si parte e ... la nave non c'è!!!! E' prevista burrasca nella giornata e la nave non si è mossa! Aiuto!!!!
Andiamo in aeroporto: il prossimo aereo era in partenza. I nostri occhi sbarrati devono aver impietosito l'addetta alla biglietteria che ha chiamato qualcuno per chiedere di aspettare al decollo. Le hanno fatto il biglietto, checkin e, con almeno 20' di ritardo solo per lei, l'aereo è decollato. 
Un sospiro di sollievo.
Io non credo di aver mai conosciuto una persona tanto sprovveduta, però i ringraziamenti sono stati tanti e in fondo fuori stagione una persona così fa comodo. Una ogni tanto....